Cinque per mille alla Fondazione Sapegno

Cinque-per-mille
Anche quest’anno è possibile devolvere il cinque per mille a favore della Fondazione Sapegno e assicurare così un contributo importante a favore del nostro impegno nella promozione delle discipline umanistiche e della lettura, rivolto a pubblici diversi con l’intento di incrementare le opportunità culturali per tutte e tutti.

Anche quest’anno è possibile devolvere il cinque per mille a favore della Fondazione Sapegno e assicurare così un contributo importante a favore del nostro impegno nella promozione delle discipline umanistiche e della lettura, rivolto a pubblici diversi con l’intento di incrementare le opportunità culturali per tutte e tutti.

Devolvere il cinque per mille è semplice e non costa nulla:

è sufficiente inserire il codice fiscale

91022420078

e apporre una firma nello spazio previsto a tal fine sui modelli di dichiarazione (Modello Unico, Modello 730, CU) nella casella

“Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS di cui all’art. 46, c. 1, del d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117, comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società, nonché sostegno delle onlus iscritte all’anagrafe”.

Ci permettiamo di ricordarti che il cinque per mille non è alternativo all’otto per mille e che puoi verificare la nostra iscrizione (al n. 5047) nell’elenco permanente delle ONLUS accreditate pubblicato dall’Agenzia delle Entrate l’8 maggio 2024.

 

La fondazione “Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno ONLUS” opera ininterrottamente in Valle d’Aosta da trent’anni, anche se gran parte delle proprie iniziative si riverbera a livello nazionale e internazionale.

Il trasferimento, nel 2010, nella Tour de l’Archet di Morgex ha favorito una notevole estensione del raggio d’azione della Fondazione: innanzitutto è stato finalmente possibile acquisire i fondi librari e archivistici depositati presso il Centro (oltre a quello di Natalino Sapegno, quelli di Sergio Solmi, Giulio Augusto Levi, Lea Ritter Santini, Lionello Sozzi, , per un totale di circa 80.000 volumi e 35 metri lineari di archivio), avviandone la catalogazione e la sistemazione, e aprire la sala di consultazione agli studiosi e ai ricercatori. Nel 2014 è stato allestito all’interno del castello il Biblio-Museo del Fumetto Demetrio Mafrica, nel quale è custodita una fra le più ricche e complete collezioni italiane di fumetti (circa 30.000 pezzi, fra albi, monografie e riviste), e nel 2016 è stato ricostruito in un’altra sala lo studio dello scrittore Sergio Solmi.

Parallelamente alle attività di ricerca e di alta formazione, nell’ultimo decennio è stata ideata una specifica offerta didattica rivolta alle scuole di ogni ordine a grado (circa duemila gli studenti valdostani coinvolti ogni anno nelle nostre iniziative didattiche) con l’obiettivo di promuovere la lettura, l’arricchimento lessicale, la riscoperta della tradizione letteraria, e in particolare poetica, italiana. Sono state progettate anche numerose attività con l’intento di promuovere una fruizione partecipata del patrimonio custodito dalla Fondazione e, più in generale, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, da parte dei più giovani.

Gli spazi offerti dalla nuova sede e la sua collocazione hanno inoltre consentito l’articolazione di una ricca attività di animazione e divulgazione culturale, incentrata in particolar modo sulla rilettura dei Classici e sull’analisi dei rapporti che legano fra loro le diverse arti: numerosi gli incontri con l’autore, le conferenze, gli spettacoli, le esposizioni, le presentazioni di libri, le rassegne di letture musicate organizzati ogni anno dalla Fondazione, in particolar modo nel periodo estivo, seguiti e apprezzati da migliaia di persone, di età e formazione molto diverse, provenienti in particolare dalle regioni del Nord Ovest (Piemonte, Liguria, Lombardia, oltre a Valle d’Aosta) e dai territori transalpini limitrofi.

L’attenzione verso il mondo della scuola, da un lato, e verso il territorio in cui opera, dall’altro, ha portato infine la Fondazione a partecipare con il Comune di Morgex ad un impegnativo progetto Interreg Alcotra Francia/Italia, che ha consentito l’ideazione e la realizzazione del Parco della Lettura di Morgex (aperto al pubblico nel settembre 2020) e di una specifica offerta didattica volta a contrastare la povertà educativa e a innalzare il capitale culturale delle famiglie.

Il Parco della Lettura sta diventando un modello per altre città europee: nel 2025, grazie a un progetto Europa Creativa, verranno inaugurati due nuovi parchi a Lviv, in Ucraina, e a Obidos, in Portogallo.

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